Causa Fisi-Kappa: Tribunale dà ragione ai "gemelli"

Causa Kappa-Fisi: Tribunale dà ragione ai gemelli BasicItalia

Il Tribunale di Milano con sentenza di primo grado del 22 febbraio dice la sua sulla causa Kappa-Fisi. Il giudice Federico Salmeri condanna la federazione a rispettare il contratto in vigore fino al 2026 con BasicItalia. L’azienda torinese dei “gemelli” verso un risarcimento milionario.

Una storia che, diciamolo francamente, ha dell’assurdo e sembra un fastidioso autogol per quanto riguarda lo sport e l’abbigliamento tecnico italiano. Un bel pasticcio come scrive il Fatto Quotidiano. Ripartiamo dall’inizio e cioè dall’oggetto del contendere.

Causa Fisi-Kappa: Tribunale dà ragione ai "gemelli"

Causa Kappa-Fisi: le tappe della vicenda dal 2011

L’azienda BasicItalia con il marchio Kappa, l’iconico logo dei “gemelli”, diventa nel 2011 lo sponsor tecnico della Fisi, la federsci italiana. Subentra a Vaurnet dopo i Giochi invernali di Vancouver 2010. Alla scadenza del contratto nel 2017 le due parti rinnovano con nuova scadenza a 5 anni inserendo una clausola per un diritto di prelazione nei confronti di Kappa. Tradotto: in caso di offerte da altre aziende BasicItalia deve essere informata e avere la possibilità di pareggiare l’offerta.

La causa Kappa-Fisi diventa realtà dopo 11 anni di partnership. È quanto succede nel maggio 2022 quando la Giorgio Armani Spa, con il marchio EA7, avanza una proposta di sponsorizzazione tecnica dal 2023 fino al 2026, quindi comprese le Olimpiadi di Milano-Cortina. EA7 è dal 2012 fornitore ufficiale del Coni per le divise del Team Italia, cioè gli atleti azzurri che partecipano alle gare a Cinque cerchi.

La Fisi comunica a BasicItalia dell’offerta di Giorgio Armani Spa, che viene pareggiata. A questo punto la federsci le definisce “non esaustive” presentando un documento con ulteriori condizioni. Che l’azienda torinese definisce “estranee”. Si parla di una sponsorizzazione del valore di un milione di euro fisso più una parte “variabile” a stagione da 500.000 euro fino a un minimo garantito senza tenere conto dei risultati.

Tribunale dà ragione più volte a BasicItalia, ma la Fisi tira dritto

BasiItalia si muove per un contenzioso legale con una domanda cautelare ex articolo 700 cpc, accolta dai giudici in sede di reclamo. L’8 luglio 2022 la Fisi si presenta in tribunale a Milano sostenendo di non aver firmato alcun contratto con Giorgio Armani Spa, ma in realtà l’accordo porta la data del 27 giugno.

Alla presentazione delle tute da sci della nazionale di EA7 a Milano l’11 ottobre 2022, il presidente della Fisi Flavio Rota dice che è tutto regolare e che le divise saranno quelle prodotte da Giorgio Armani Spa (azienda estranea alla vicenda) e non quelle Kappa come imposto dal tribunale. Inoltre si viene a sapere che, per un ritardo di forniture della stagione precedente da parte di BasicItalia, la federsci chiede un risarcimento da 12 milioni di euro definito “esorbitante” dal tribunale e senza connessione diretta con la vicenda. In questa mozione risarcitoria c’è anche l’aacusa a Kappa di aver commercializzato prodotti replica con il marchio dello sponsor Audi in presunta assenza di autorizzazione da parte di Fisi.

Cosa succederà i prossimi mesi nella causa tra Fisi e Kappa

Si arriva al 22 febbraio quando il Tribunale di Milano, settima sezione civile, condanna la Federazione italiana sport invernali ad “adempiere al contratto di fornitura e sponsorizzazione” concluso con BasicItalia con ulteriore diritto di prelazione fino al 2030. A stagione quasi conclusa, con il materiale tecnico Kappa rispedito al mittente, vedremo però ancora gli azzurri delle nevi griffati EA7.

In attesa dei prossimi due gradi di giudizio e della sentenza del Tar sulla quarta elezione di Flavio Roda alla presidenza della Fisi (l’ordinamento ne prevede massimo tre) cosa aspettarsi? Che EA7 rimanga sponsor anche delle divise per la prossima stagione sportiva, con Fisi destinata a pagare un maxi risarcimento a BasicItalia fino al 2026. Oppure che EA7 faccia un passo indietro rinunciando alla sponsorizzazione e quindi a fare all-in per le Olimpiadi di Milano-Cortina.


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