I motivi della causa Fisi-Kappa

Ancora i “gemelli” sulle divise invernali, nella causa Fisi-Kappa vince l’azienda torinese

L’ordinanza del Tribunale di Milano dà ragione a BasicItalia nella causa Fisi-Kappa: l’azienda torinese continuerà a fornire le divise da sci per le nazionali azzurre e la federsci non potrà firmare contratti con altri fornitori fino al termine del 2026. Quindi vedremo ancora i “gemelli” di Kappa nelle prossime stagioni e anche alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Sempre che non ci siano ulteriori ribaltoni.

Andiamo con ordine e riassumiamo la vicenda. BasicItalia, proprietaria tra i tanti del marchio Kappa, dal 2011 è sponsor tecnico della Fisi, la federazione sport invernali. Il contratto viene rinnovato nel 2017 con scadenza il 30 aprile. La Giorgio Armani, con il marchio EA7 già fornitori delle divise del Team Italia alle Olimpiadi, avanza una proposta contrattuale. La Fisi comunica a BasicItalia le condizioni e l’azienda torinese decide di far scattare il diritto di prelazione pareggiandole.

Perché allora si arriva alla causa Fisi-Kappa

Per la Fisi le proposte inviate da BasicItalia non sarebbero state esaustive e chiede ulteriori condizioni integrative che vengono accettate. Ma secondo la Fisi non si sarebbe stipulato un nuovo contratto, ma solo una disponibilità a trattare. Mentre il diritto di prelazione è concludente e quindi il Tribunale di Milano ha riconosciuto l’offerta di pareggio di BasicItalia valida. L’azienda di Giorgio Armani è ovviamente estranea al procedimento.

Alessandro Boglione, vice presidente BasicItalia, commenta così al Corriere.it la decisione del Tribunale di Milano:

Abbiamo sempre affermato che la rottura unilaterale, immotivata e perentoria di un rapporto strategico e ultradecennale come quello che lega i nostri marchi alla Fisi non avrebbe mai potuto essere accettata dal nostro Gruppo e che avemmo fatto di tutto per contrastare una tale ingiustizia giuridica, commerciale ed etica, naturalmente nell’interesse dell’azienda e quindi anche dei tanti azionisti. L’ordinanza del Tribunale di Milano ci motiva ulteriormente al raggiungimento del nostro obiettivo, che è solo quello di continuare a vestire con orgoglio tutti gli atleti italiani della neve.

Alessandro Boglione di BasicItalia

La vicenda pare non finirà qui e vedremo gli sviluppi.


Commenti

2 risposte a “Ancora i “gemelli” sulle divise invernali, nella causa Fisi-Kappa vince l’azienda torinese”

  1. Avatar Daniele Costantini
    Daniele Costantini

    Prima la Juventus, poi la Roma, adesso la FISI: sarà nel giusto davanti alla legge, ma non si puo dire che Kappa sia molto fortunata quando si tratta di chiudere un contratto… 😀

  2. Però bisogna ammettere che in FISI sono poco corretti e usano gli atleti per “forzare” la mano… rispetto a una sentenza del tribunale.

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