Johan Cruyff, calciatore fuoriclasse olandese morto il 24 marzo 2016, è sinonimo della maglia numero 14. Un’icona. Come Maradona, Pelè e Messi sono legati per sempre alla maglia numero 10. Ma per i primi 6 anni della sua carriera all’Ajax il giovane Johan vestiva la maglia numero 9. Erano tempi nei quali si giocava a calcio con i numeri assegnati per ruolo: dal numero 1 del portiere, al numero 9 dell’attaccante fino all’11 dell’ala.
Perché Johan Cruyff aveva la maglia numero 14, allora? È stato il caso a sceglierlo. Siamo nel 1970, il 30 ottobre, come ricorda l’Independent in questo articolo. Il compagno di squadra all’Ajax non trova la sua maglia numero 7 e Johan Cruyff, il leader della squadra in campo e fuori, gli cede la sua numero 9. Poi prende la prima maglia in cima alla pila di quelle lasciate nella sacca degli oggetti spaiati: è la numero 14.
La partita contro i rivali del PSV Eindhoven è vinta 1-0 dall’Ajax e Cruyff detta la linea: in campo sempre e solo con quei numeri indossati nella partita vinta. La federcalcio olandese non approva, ma si rassegna. All’Ajax vestirà fino al 1973 la maglia numero 14. Al Barcellona, nella Liga spagnola, tra il 1973 e il 1978 veste il suo numero 9 per regolamento. Vestirà ancora il 14 nell’avventura della Nasl negli Usa con i Los Angeles Aztecs.
Altra occasione storica sono i Mondiali di calcio del 1974 organizzati in Germania Ovest: la nazionale olandese è sponsorizzata adidas con l’iconica maglia arancione con le tre strisce nere sulle spalle, le maniche e i pantaloncini. Johan Cruyff è un testimonial della Puma e il contratto gli vieta di fare qualsiasi promozione alla concorrenza. I dirigenti olandesi chiedono e ottengono dallo sponsor tecnico una maglia speciale per Cruyff: la numero 14 con sole due strisce al posto di tre.
Johan Cruyff è stato “l’uomo che ha cambiato per sempre il gioco più bello del mondo” come scrive Maurizio Crosetti su La Repubblica: “Nessuna cifra sulla maglia, come nessuno schema poteva imprigionarlo”. L’Ajax ha ritirato la maglia numero 14 in suo onore nel 2007.
Ma tra le curiosità c’è anche quella della sera afosa del 16 giugno 1981 allo stadio di San Siro a Milano, come ricorda Franco Dassisti sulla Gazzetta dello Sport: per il Mundialito il “Profeta del gol”, 34 anni, vestì la maglia del Milan per un solo tempo di una sola partita contro il Feyenoord.
Yoichi Takahashi, il fumettista giapponese creatore di “Holly e Benji” non ha mai nascosto la sua ammirazione per Johan Cruyff e per la sua celebre maglia numero 14: ha scelto lo stesso numero per Julian Ross, uno dei principali personaggi della storia.
- Causa Kappa-Fisi: Tribunale dà ragione ai gemelli BasicItalia
- Quarta maglia del Milan 2023 di Koché
- FIP e Macron: la nuova maglia della nazionale di basket italiana
- La tuta da sci EA7 dell’Italia per i Mondiali 2023
- Tutte le maglie del 6 Nazioni 2023 di rugby
- Maglia del Galles di rugby al 6 Nazioni 2023
Commenti
3 risposte a “Di Johan Cruyff e del perché aveva il numero 14”
Piccolo errore : l’attaccante, il centravanti aveva , all’epoca il numero 9 … non il numero 11 https://it.wikibooks.org/wiki/Calcio/Ruoli
Giusto! Grazie per la segnalazione.
Giusto! Grazie per la segnalazione!