classifica maglie più belle mondiale 2018

La classifica delle maglie più belle del Mondiale 2018

Edizione numero 21 del mondiale di calcio Fifa, 88 anni dopo il primo mondiale in Uruguay nel 1930. 32 squadre finaliste in Russia con due maglie come da regolamento: la prima con i colori tradizionali e la seconda con un contrasto cromatico rispetto alla prima, cioè chiara se la prima divisa è bianca o colorata se la prima è bianca. Spetta all’arbitro la decisione su pantaloncini e calzettoni da abbinare alle maglie per distinguere i giocatori in campo.

Un totale di 64 divise ufficiali. Questi i colori più rappresentati:

25 – bianco

19 – rosso

8 – blu

7 – verde

5 – giallo

1 – nero

In Russia ci sono 8 sponsor tecnici per 32 squadre nazionali:

12 – adidas: Germania, Spagna, Russia, Messico, Colombia, Argentina, Svezia, Marocco, Iran, Giappone, Belgio, Egitto

10 – Nike: Croazia, Francia, Inghilterra, Brasile, Nigeria, Corea del Sud, Polonia, Portogallo, Arabia Saudita, Australia,

4 – Puma: Serbia, Svizzera, Senegal, Uruguay

2 – New Balance*: Panama, Costa Rica

1 – Umbro: Perù

1 – Hummel: Danimarca

1 – Erreà*: Islanda

1 – Uhlsport: Tunisia

* Per Erreà e New Balance è il debutto alla fase finale dei mondiali.

Russia 2018, 64 maglie e 8 sponsor tecnici

Come scegliere la maglia più bella tra 64 modelli prodotti da 8 aziende differenti? Come trovare un denominatore comune in grado di aiutare la selezione e classificazione? Le divise di calcio, a un evento come questo, devono rappresentare non solo la squadra, ma anche tutto quello che è una nazionale: patrimonio e tradizione. Con la maglia deve brillare l’identità del Paese, che deve essere percepita immediatamente.

Iniziamo dalla menzione speciale che va alla maglia di riserva del Brasile. È blu come quella usata 60 anni nella vittoriosa finale del 1958 in Svezia, la grafica celebra la stella simbolo del primo mondiale vinto dai brasiliani. Un kit che rappresenta Pelé, la storia della Seleçao e la tradizione del Paese.

Islanda kit Erreà home away 2018

Passiamo alla miglior maglia di una matricola, che è quella dell’Islanda. E per noi italiani c’è l’orgoglio di vedere lo sponsor tecnico Erreà, nato solo 30 anni fa a Parma, in Russia. Dopo l’exploit islandese a Euro 2016 c’è un palcoscenico ancora più importante. Complimenti!

La miglior maglia di riserva è quella della Croazia. Basta un’occhiata per capire che sono gli scacchi dei croati. Non solo: mantenendo lo stesso design, ma usando due tonalità di colore scuro (blu e nero), l’effetto è ancora più aggressivo. E i numeri in rosso-arancione sono il top!

Le maglie da calcio più belle di Russia 2018

Questa la nostra Top 10 delle maglie del mondiale:

divisa nazionale inglese di calcio mondiali 2018

10 – Inghilterra

Sbagliare maglia con gli inglesi è difficile. Ma anche con il bianco si possono fare errori madornali se ci si fa prendere la mano. Questa volta il risultato finale è pulito, essenziale, con il riferimento minimal alla croce di San Giorgio. E i pantaloncini blu sono il top!

9 – Argentina

Difficile andare fuori dalla righe con la maglia albiceleste. Però questa versione ci convince perché unisce all’aspetto basic un design elaborato con quadratini di diverse tonalità di azzurro che donano un effetto brillante. E poi l’ispirazione arriva dal 1993, data dell’ultimo trofeo vinto dalla Seleccion.

prima maglia Giappone 2018 per i Mondiali di calcio

8 – Giappone

I Blue Samurai non sono mai stati così di parola: all’iconico colore della prima maglia del Giappone si abbina un pattern che richiama il ricamo sashiko, antica arte di imbastire un tessuto per rinforzarlo. Lo usavano sotto le armature i samurai, quelli veri.

7 – Senegal

Puma ha scelto una linea molto basic per le sue nazionali e ha personalizzato ogni team con una grafica iconica. Il risultato migliore è per i leoni della Teranga. Da manuale l’uso del watermark tono su tono che rappresenta proprio il muso del felino sul petto dei giocatori. Un graffio grintoso a una maglia bianca come la neve.

Danimarca home kit 2018

6 – Danimarca

Rosso e bianco abbinati tra maglia e pantaloncini, un motivo a X tono su tono sulla divisa che ricorda le divise delle guardie reali di Copenaghen. Le mitiche chevron di hummel a completare il tutto. La Danimarca è tornata al mondiale. E si fa riconoscere molto bene.

5 – Francia

Tre colori che combinati tra loro urlano: “allez les Bleus!”. La maglia blu con un motivo sulle maniche di tonalità più chiara, pantaloncini bianchi, calzettoni rossi. E quel Galletto in stile vintage sul cuore. Iconica e dinamica come i francesi del ct Didier Deschamps.

home kit nigeria mondiali 2018

4 – Nigeria

Una maglia che celebra l’entusiasmo e la gioventù della nuova Nigeria, cioè naija. Richiama quella mitica del primo mondiale delle Super Eagles nel 1994 negli Usa. È andata a ruba: 3 milioni di pezzi venduti in pochi minuti (ammesso, ma non concesso, che Nike ne abbia fatte 3 milioni). Adesso è introvabile!

3 – Germania

Bianco e nero: i colori della Prussia che da sempre rappresentano la Mannschaft nel calcio. Il design riprende l’iconica maglia con la strisciata del tricolore germanico usata a Italia 90. Ma attualizzata con la sola grafica in tre tonalità di grigio-nero. Minimal e molto tedesco.

maglia nazionale colombiana mondiali calcio 2018

2 – Colombia

I colori della bandiera nazionale, il riferimento a una maglia storica usata a Italia 90, un lavoro per elaborare quel design e renderlo attuale. Questa divisa trasuda orgoglio e incarna lo spirito dei Cafeteros alla ricerca della consacrazione a livello mondiale.

divisa nazionale di calcio peruviana mondiali 2018

1 – Perù

Una delle maglie più iconiche e amate del calcio. La diagonale rossa, grande, che attraversa dalla spalla al fianco la divisa. Proposta sia frontale che sulla schiena. L’inserimento del numero in alto a destra di colore nero. Un tocco di oro rende tutto più pop. Semplicemente peruviana, ovviamente perfetta!


Commenti

2 risposte a “La classifica delle maglie più belle del Mondiale 2018”

  1. Avatar Daniele Costantini
    Daniele Costantini

    Quella peruviana è talmente iconica, che rimarrà per sempre tra le più belle maglie del mondiale, di ogni mondiale in cui apparirà. Per me, quasi fuori concorso: per questo io preferisco indirizzarmi verso la Nigeria, con un kit che trasuda anima naija da ogni fibra – e inoltre, voglio premiare l’ottima campagna fuori dal campo, decisamente impronosticabile alla vigilia.

    Tra le altre, spiccano decisamente le proposte vintage di adidas, più Colombia che Germania; per la divisa tedesca, in particolare, se fosse stata “colorata” come in quelle ormai lontane e rimpiante notti magiche, ne sarebbe venuta fuori una riedizione clamorosa… mentre questa moderna rivisitazione in bianconero, seppur ai miei occhi ugualmente intrigante, alla fine paga inevitabilmente un piccolo scarto nei confronti della storica progenitrice.

  2. Sì, ma mi sono fatto l’idea che non aver usato i colori sia stata una scelta obbligata dal badge Fifa di campioni del mondo. Se vedi qualche mock up con la strisciata colorata e lo scudetto dorato il risultato finale è orribile. Quindi: colpa del badge Fifa che personalmente trovo insopportabile. Come quello Uefa del Portogallo. Dovrebbero fare come World Rugby: una patch solo per i mondiale per le squadre vincitrici con la Coppa e gli anni. Punto.

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