La nuova maglia del Brasile di Nike per i Mondiali di Russia 2018 è un modello che piace a tutti i tifosi del mondo, perché la Seleçao è da sempre una delle nazionali più seguite e amate oltre a essere quella più titolata con 5 edizioni vinte, l’ultima nel 2002.
Dal 1954 il Brasile del calcio veste il giallo abbinato al verde, blu e bianco (sono ripresi dalla bandiera nazionale). A proposito del colore principale si nota che per ogni divisa sia stato usata una tonalità diversa. I designer di Nike hanno pensato allora di prendere come campione di riferimento la maglia del 1970 esposta al museo del calcio brasiliano a San Paolo.
Perché proprio quell’anno? Nel 1970 il Brasile vince la terza Coppa Rimet ai Mondiali organizzati in Messico e si porta quindi a casa il trofeo ritirandolo per sempre (dal 1974 c’è il trofeo Fifa che non viene più assegnato a titolo definitivo). E proprio in quell’edizione messicana debutta la trasmissione televisiva via satellite e a colori.
Per rendere omaggio a questa combinazione storica e sportiva il giallo scelto è della stessa tonalità del 1970 e viene battezzato per l’occasione “giallo samba”.
Maglia Brasile 2018 di Nike: divisa Vaporknit della Seleçao
La prima maglia del Brasile 2018 si basa sul modello Vaporknit come quello che Nike ha preparato per l’Inghilterra. Lo scollo è squadrato e arricchito sul retro dall’inserimento di un tassello di stoffa verde e blu. All’interno del colletto la bandiera nazionale e l’iscrizione “Você é a seleção”.
Sulle spalle e maniche si nota la trama di tessuto con l’effetto millerighe, ma in questo caso è poco visibile perché tono su tono. I pantaloncini sono blu senza particolari decorazioni se non l’immancabile effetto millerighe ai lati anche in questo caso monocolore. Calzettoni bianchi con una fascia all’altezza dello stinco gialla bordata di verde.
Seconda maglia blu del Brasile per i Mondiali 2018
Anche per la seconda maglia del Brasile 2018 i colori sono classici: il kit away di Nike è blu abbinato a pantaloncini bianchi e calzettoni blu. Bello il concept dietro questa divisa: prima di tutto il richiamo a una stella con le 5 punte che partono dallo stemma cucito sul petto che ricorda il 1958 in Svezia quando i brasiliani hanno vinto il primo mondiale; il blu, per la prima volta nella loro storia, era il colore indossato nella finale contro i padroni di casa. Leggenda e superstizione si incrociano in questa storia: i brasiliani non avrebbero mai indossato una divisa bianca (colore ritenuto non più utilizzabile dopo la disfatta del mondiale casalingo del 1954) e allora decisero di comprare a Stoccolma delle maglie blu (marca Umbro) per sostituire quelle da allenamento rovinate.
Per convincere i giocatori a indossarle rinunciando al giallo l’allora presidente della federcalcio disse che il colore era quello del mantello della Vergine Maria, patrona del Brasile. Curiosità: lo stesso colore con lo stesso riferimento religioso è quello scelto dai Savoia per incorniciare lo stemma araldico di famiglia e poi diventato l’iconico azzurro delle maglie della nazionale di calcio italiana.
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