juventus 120 anni divisa vintage

La nuova maglia storica della Juventus per i 120 anni

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Nuova maglia per la Juventus ed è una vera chicca per la stagione 2017-2018: una divisa storica e celebrativa per i 120 anni del club bianconero che sarà usata una sola volta in campionato e sarà in vendita in pochi esemplari per collezionisti. In poche parole: ecco come dovrebbe essere una maglia da calcio e non solo per una domenica all’anno. Vediamo nel dettaglio.

Realizzata in tessuto piqué di poliestere, la maglia storica della Juventus per i 120 anni ha un fit aderente e il design trae spunto dalle divise dei primi Anni ’50 del secolo scorso. Girocollo bianco e orli delle maniche nere.

L’interno del collo, arricchito da una sorta di “marchio” celebrativo con le date dell’anniversario, si rifà al primo stemma del club bianconero. All’altezza del cuore brillano le tre stelle d’oro, una per ogni 10 scudetti vinti, che sono inserite in una cornice bianca come negli Anni ’80.

In omaggio alla ricorrenza della società gli sponsor di maglia della Juventus 2017-2018 (adidas, Jeep e Cygames) hanno accettato di comparire in nero su nero alla destra del petto (adidas e Jeep) e sul retro della maglia (Cygames).

La squadra probabilmente scenderà in campo con anche lo scudetto e la coccarda. Al momento non ci sono informazioni sulla numerazione personalizzata e il nome dei giocatori sulle spalle.

Sono solo 1897 gli esemplari in vendita di questa divisa celebrativa, che i giocatori della Juventus indosseranno in occasione della sfida di Serie A contro il Benevento domenica 5 novembre alle ore 15 allo Stadium di Torino.


Commenti

4 risposte a “La nuova maglia storica della Juventus per i 120 anni”

  1. Avatar Daniele Costantini
    Daniele Costantini

    La maglia è per me assolutamente promossa, quasi una copia anastatica di quella indossata negli anni Cinquanta da Parola, Boniperti e Hansen… “quasi”… perché le stelle sul petto, appaiono purtroppo come un marchiano anacronismo. Ciò nonostante, la mitica “scatolina” 80s è un dettaglio che da vent’anni bramavo di rivedere tra le strisce bianconere, pertanto più che felicemente soprassiedo 🙂 ; e alla fine, questa commistione di epoche risulta ai miei occhi armoniosa e molto riuscita.

    Per il resto, metto un positivo accento sull’essere rifuggiti da una “banale” celebrazione in maglia rosa, come invece accadde a suo tempo per i 90 e 100 anni della Signora: nel 1987 e nel 1997, vedere la Juventus in rosanero diventava uno shock cromativo di non poco conto (scommetto che tanti tifosi bianconeri, all’epoca, ignoravano persino la primogenitura della squadra in questa veste)… mentre oggi, nel 2017, veniamo da due decenni nel corso dei quali la tinta juventina delle origini è stata più volte rispolverata, prima da Nike e poi da adidas, per le trasferte della Vecchia.

    Insomma un colore, il rosa, nel frattempo tornato stabilmente tra i protagonisti dell’iconografia juventina – sia in campo, sia noto ancor più tra gli spalti -, e che ha quindi perso buona parte del suo effetto-sorpresa… quindi ben venga, l’essersi indirizzati oggi verso una maglia celebrativa agli antipodi del solito (rosanero), ma ugualmente e intrisecamente legata alla secolare epica juventina.

  2. Tutto giustissimo. La soluzione “scatolina” per le 3 stelle credo sia stato un escamotage vintage per giustificare un elemento stilistico che negli Anni 50 ancora non c’era per ovvie ragioni di scudetti conquistati. Trovo che questa maglia sia anche il giusto compenso di un peccato enorme fatto con la maglia Juvecentus del 1997-1998 che era davvero molto spinta nella sua interpretazione del bianconero!

  3. Avatar Daniele Costantini
    Daniele Costantini

    Dato che contro il Benevento, la Juventus è scesa in campo senza scudetto sul petto, credo non sarebbe stato un così grande sacrificio rinunciare anche alle stelle – riconoscimento che sarà ideato proprio dai bianconeri nel 1958 -, in modo da avere una fedele copia della minimale casacca del secondo dopoguerra, riempita unicamente dai pali bianconeri. Detto questo, alla fine penso che la tua ipotesi sia quella giusta: la volontà di riportare in vita un ulteriore dettaglio vintage – e molto amato dai tifosi – come la “scatolina”, seppur fuori contesto a livello temporale, era così forte che si è felicemente chiuso un occhio… 😉

    Dato che hai citato Juvecentus, io devo ammettere che la divisa bianconera della stagione 1997-1998, pur nella sua spinta inventiva, rimane tra le mie preferite! C’è da dire che per quell’anniversario, Kappa aveva in realtà approntato una divisa celebrativa ad hoc, rosanero come quella delle origini – e che nei priani credo sarebbe dovuta fungere da third per il resto dell’annata, anche se alla fine il suo impiego si ridusse al Trofeo del Centenario nell’estate ’97 a Cesena davanti al Newcastle.
    Certo, rimane il paradosso che nella stagione del centenario, che per prassi si vorrebbe votata al passato e alla tradizione (e alla semplicità), la Juventus si presentò invece al pubblico con quella che è tuttora la più futuristica maglia bianconera della sua storia… 😀

  4. Sì, verissimo: quella del centenario era quella rosa usata pochissimo! Come dici tu: è tradizione recente pescare nel passato per celebrare gli anniversari. Storicamente si è sempre cercato di guardare al futuro e proporre delle novità: nuovi tessuti, nuovi design, ecc. Sarebbe bello anche vedere qualche proposta fuori dal coro ogni tanto e non solamente rievocazioni… anche se bisogna ammettere che vendono parecchio ai tifosi nostalgici!

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