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LeBron James, maglia Cavs per la storia

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Nba Finals 2016, maglia dei Cavs con le maniche per LeBron James

La maglia nera con le maniche dei Cavs: nelle Nba Finals 2016 ha vinto la scaramanzia e, alla fine, anche LeBron James si è dovuto arrendere. Abbiamo scritto in questo post la storia dietro la scelta dei Cleveland Cavaliers di andare a giocare gara 5 in casa dei Golden State Warriors con la divisa alternate nera “Cleveland Pride”.

Un misto di scaramanzia — la blu aveva una striscia di sconfitte nelle finali contro Toronto Raptors e Warriors — e una strategia per motivare il leader LeBron James. Lui odia (meglio dire: odiava?) le maglie da basket con le maniche. Ma grazie all’intervento del sarto dei Cleveland Browns, che gli ha allargato il fit di spalle e bicipiti, la storia è cambiata. Ed è arrivato il titolo dei Cavs in gara 7.

Se vogliamo è il giusto epilogo di una storia cromatica molto particolare: quella dei Cavs. La squadra è nata nel 1970 come expansion team della Nba insieme ai Portland Trail Blazer e i Buffalo Braves diventati nel 1978 San Diego Clippers e poi nel 1984 Los Angeles Clippers. Cleveland ha fatto scegliere il nome della franchigia ai cittadini attraverso un concorso vinto da Jerry Tomko, che ha proposto “Cavaliers” con riferimento ai cavalieri del 700 (quelli che noi chiameremmo “moschettieri”). Le altre proposte finaliste erano: “Jays”, “Foresters” e “Presidents”.

La divisa originale prevedeva il “wine and gold” (viola vinaccia e giallo) e nel logo si faceva riferimento a un cavaliere con cappello piumato, stessa grafica anche per la C di Cavaliers sulla maglia. Poi negli Anni 80 i colori sono diventati il blu e arancione, negli Anni 90 blu, arancione e nero, negli Anni Duemila si è tornati al blu e vinaccia con uno schema cromatico aggiornato per poi tornare ai colori classici della fondazione. Il logo è più volte cambiato passando da un normale lettering maiuscolo alla V a forma di canestro, in almeno due versioni, fino alla C maiuscola vista nelle ultime stagioni.

Qui le immagini con la storia delle divise prese dal sito CavsHistory.

Proprio dal 2010 in poi i Cleveland Cavaliers hanno riproposto una quantità di maglie speciali per qualsiasi occasione: dalle Hardwood Classic a quelle del Christmas Game, le CavFanatic scelte dai tifosi sul web fino alla versione Pride del 2015 nera con le maniche e la sola lettera C sul petto.

Pazzia? No, un preciso calcolo di marketing: secondo un report di Forbes la rendita per tifoso a Cleveland è di 69 dollari contro i 29 dei Boston Celtics, i 52 dei San Antonio Spurs e i 36 dollari dei Golden State Warriors. Tante maglie uguale tanto merchandising uguale incassi sopra la media. Le idee sono molto chiare e giocare con i colori e i design è una mossa vincente.

E la maglia nera con le maniche dei Cavs? La più brutta a detta di molti tifosi e la più scomoda a sentire i giocatori dei Cavs a partire dal loro leader LeBron James, che fin dai tempi delle prime maglie da basket con le maniche (la prima squadra i Golden State Warriors ma prima di loro nella notte dei tempi i Boston Celtics) si era detto contrario a questa moda lanciata dallo sponsor tecnico adidas (lui è uomo di punta di Nike).

Adesso i Cleveland Cavaliers sono la prima squadra della città dell’Ohio a vincere un titolo e la prima squadra Nba ha vincere le Finals indossando una maglia con le maniche. In soli tre anni l’esperimento della Nba (forse nato come test per gli sponsor sulle divise) è andato a buon fine portando la squadra più trasformista della lega a vincere uno storico campionato in casa di quella che per prima aveva indossato le nuove maglie con le maniche!


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