I Philadelphia 76ers, ex squadra di Allen Iverson, sono la prima squadra della Nba con uno sponsor sulla maglia: è StubHub, un’azienda che fa capo a eBay e si occupa di vendita di biglietti per eventi online. La patch con il logo di StubHub sarà applicata a partire dalla stagione 2017-18 come comunicato dalla Nba. Ma i 76ers hanno già mostrato sui social media la novità.
In alto a sinistra c’è la toppa di circa 36 centimetri quadrati nella quale trova spazio lo sponsor di maglia. Ovviamente si tratta di un’anteprima, perché nel 2017 vedremo in alto a destra anche lo Swoosh del nuovo sponsor tecnico della Nba che sarà Nike. E le calze saranno invece firmate da Stance, che di fatto è il primo marchio commerciale che appare su un campo di basket pro americano.
Peep the @StubHub patch. #StubHubSixers
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— Philadelphia 76ers (@Sixers) 16 maggio 2016
Facciamo due conti prendendo come fonte il post su Espn di Darren Rovell: StubHub ha firmato un contratto di 3 anni per 5 milioni di dollari a stagione. Poi c’è una prelazione, ma bisognerà vedere se la Nba deciderà di continuare l’esperimento che in una prima fase di tre stagione è in fase di test.
Perché StubHub ha voluto mettere il marchio su una delle squadre più perdenti delle ultime stagioni? La media di 20 vinte degli ultimi 3 anni non ha scoraggiato i tifosi che corrono a vedere la squadra: i 76ers sono il terzo team per affluenza e vendita di biglietti. E visto che StubHub si occupa proprio di ticketing c’è in ballo anche un’esclusiva di vendita nell’accordo.
Altra domanda: le maglie e canotte vendute ai tifosi non avranno la patch con lo sponsor. Almeno così aveva fatto sapere la Nba. Risulta invece che i Philadelhia 76ers venderanno anche le divise con la patch “per venire incontro alle richieste dei tifosi che vogliono una maglia uguale a quella usata dai loro campioni in campo” fa sapere il Ceo dei 76ers Scott O’Neil.
Ultima novità emersa dal pezzo su Espn è quella dei marchi protetti dalla Nba, che ovviamente non vuole un cattivo ritorno di immagine e nuocere ai suoi partner già sotto contratto. Per questo motivo non saranno permessi sponsor con marchi politici, di alcolici, tabacco e scommesse. Poi ovviamente no alle media company visto che ESPN, ABC e Turner hanno già un contratto in essere con la lega e anche no ai brand concorrenti di Nike, di Tissot (che è il cronometro ufficiale della Nba) e Spalding (pallone di gara).