Vi state domandando cosa spunta sulla schiena dei giocatori di rugby? Quel rettangolo dietro la maglia è una tasca per inserire un GPS.
In due decenni scarsi il rugby è diventato uno sport professionistico molto aperto sull’uso della tecnologia in campo. Il TMO (television match officer) è in uso da tempo e nel 2012 l’international board ha dato via libera all’uso del GPS durante la partita con un protocollo definito.
Alla domanda “cosa hanno sulla schiena nella maglia i giocatori di rugby” la risposta è: un rilevatore GPS posizionato tra le scapole. Può essere inserito in un taschino ricavato all’interno della divisa ufficiale da usare in partita. Oppure inserito in una sotto-maglia a compressione e collegato anche con un sistema di monitoraggio della frequenza cardiaca.
Cosa serve il GPS nel rugby? Ci viene in aiuto Antonio Raimondi in un articolo scritto per On Rugby:
Esistono diversi tipi di apparecchi. In ambito rugbistico s’indossa dietro la schiena, è molto piccolo, e tramite la casacca aderente può essere collegato anche al cardiofrequenzimetro. Ad esempio il modello a 10HZ produce dieci dati al secondo, seicento al minuto e quarantottomila per ottanta minuti di partita. Quali dati registra il GPS? In genere i dati raccolti sono: velocità-accelerazione, decelerazione, impatti, potenza metabolica, numero di sprint, numero di accelerazioni (acc)-decelerazioni (dec), metri percorsi ad alta intensità al minuto, distanza relativa, indice aerobico, numero e tipo di corse sotto le soglie di velocità-accelerazione-decelerazione, distanza percorsa, durata registrazione.
Molto vistoso il sistema di GPS usato dalla nazionale di rugby dell’Irlanda. Si tratta di STATSports che è partner anche di numerose squadre di altri sport (per la Serie A di calcio c’è la Juventus). Il cuore del sistema è il Viper Pod, il ricevitore inserito nella maglia che pesa come due batterie AA. Può essere inserito nella divisa di gara o in una sotto-maglia.
Che dati emergono per quanto riguarda il rugby? Per esempio che il 70% del tempo di una partita il giocatore è fermo o cammina; il 25% del tempo corre con intensità bassa e il 5% a intensità maggiore. Lo ha scritto il sudafricano Ross Tucker su Sport Science ha pubblicato uno studio sul campionato Super 14: la distanza percorsa in media da un tre quarti oscilla tra i 7 e i 7,5 chilometri a partita, mentre gli avanti corrono in media tra i 5 e i 7 chilometri a partita.
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