Il produttore indonesiano Salvo Sports nella bufera: sulla maglia del Pusamania Borneo c’è stampata un’etichetta sessista.
“Falla lavare alla tua donna. E’ il suo lavoro”. Sulla maglia da calcio del top-club indonesiano Pusamania Borneo c’è un’indicazione per il lavaggio decisamente sessista. Il produttore di abbigliamento sportivo Salvo Sports è stato letteralmente inondato di messaggi di critica dopo che una giornalista indonesiana ha pubblicato un lungo articolo di denuncia.
Una giornalista indonesiana contro l’etichetta sessista
Viola Kurniawati — questo il nome della giornalista — su Msports.net ha fatto il punto su come si è evoluto il coinvolgimento delle donne nel calcio arrivando alla conclusione che il loro posto è ancora in lavanderia. Il presidente della Fifa giusto 20 anni fa disse che 30 milioni di donne nel mondo erano pronte a prendere parte al movimento.
A gentle reminder from @SALVO_ID jersey pic.twitter.com/TsOLu1G9IK
— Viola | भिओला (@veeola) 6 Marzo 2015
Ma la giornalista indonesiana nel suo pezzo — scritto in lingua bahasa — ha anche ricordato che Gennaro Gattuso, a fine 2013, dichiarò che nel mondo del calcio non c’è posto per le donne parlando di Barbara Berlusconi.
L’azienda Salvo Sport si è giustificata dicendo che l’etichetta incriminata non aveva scopi sessisti o di umiliare lo status delle donne, ma solo un consiglio per prendere cura del capo di abbigliamento sportivo molto costoso. L’invito è di farlo lavare a chi è più abituato a maneggiare con saponi e lavatrice. Secono l’azienda la vera interpretazione dell’etichetta sarebbe “Impara da chi sa farlo meglio di te”.
Etichetta sessista sulla felpa: “Falla lavare alla mamma”
Un episodio simile anche in Italia. Il marchio di streetwear Shoeshine, nato in Emilia-Romagna, aveva indicato come alternativa alle consuete indicazioni per il lavaggio di una felpa l’invito: “Dalla a tua mamma, è il suo lavoro”. Etichetta poi rimossa su indicazione dell’Istituto per l’autodisciplina della pubblicità: “Nel messaggio si paleserebbe la proposizione di uno stereotipo sessista, che vede la donna unico soggetto deputato ai lavori domestici, discriminandone la condizione”.
Torniamo sul caso del Pusamania Borneo. Arya Perdhana è un giornalista indonesiano che vive a Giacarta e con il quale ho avuto il piacere di lavorare di recente per Brasile 2014. Viola è stata sua collega nel 2008 quando hanno seguito gli Europei di Austria-Svizzera. “Lei è una giornalista di calcio molto quotata in Indonesia e anche la addetta stampa del club Persija Jakarta”, ha raccontato Arya.
“Sicuramente il Pusamania Borneo non è una squadra con un grande passato sportivo perché è nato dal nulla pochi anni fa. Anche Salvo Sports è un produttore non molto famoso: io stesso non ne avevo mai sentito parlare prima!”.
Potrebbe essere stata una mossa pubblicitaria per farsi conoscere? “Penso che possa esserlo anche se nelle aree urbane la storia dell’etichetta ha attirato la critiche delle associazioni per i diritti civili. La cattiva pubblicità però è pur sempre una forma di pubblicità e forse potrebbe aver aiutato a far conoscere il marchio”, ha concluso Arya.
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