Dalle maschere in carbonio ai tutori di ultima generazione di Ortholabsport
L’azienda milanese Ortholabsport ha concentrato le sue competenze su soluzioni innovative dalle maschere in carbonio ai tutori di ultima generazione per i campioni dello sport. I tecnici ortopedici Stefano Duchini e Lucilla Pezzoni continuano a investire sull’aspetto artigianale e su quello dell’unicità dei loro supporti terapeutici. Per gli atleti di altissimo livello, campioni assoluti nelle loro discipline, i prodotti artigianali dell’azienda milanese sono importanti tanto quanto le maglie e le divise per gareggiare.
Le maschere che vengono indossate da calciatori giocatori di basket dopo aver rotto il naso; il caschetto dell’interista Chivu operato alla testa, la maschera di protezione per il portiere del Chelsea Petr Cech, plantari per correre e, ovviamente, per gli scarponi da sci per i campioni della neve. Ortholabsport è fornitore ufficiale della Federazione Italiana Sport Invernali e della Federazione Italiana Rugby, oltre ad essere consulente di Inter, Milan, Atalanta, Palermo, Sampdoria, Chelsea, Shakhtar Donetsk e Fulham.
“La nostra missione -– hanno detto i tecnici ortopedici Stefano Duchini e Lucilla Pezzoni –- è creare delle condizioni per le quali un campione di ogni sport, alle prese con un imprevisto grave o meno grave, trovi serenità grazie a supporti professionali continuamente aggiornati. Lo sport è la nostra passione e nel nostro lavoro i materiali diventano sempre più evoluti, sempre più affidabili. Facciamo molta ricerca, studiamo i problemi e definiamo soluzioni all’avanguardia, spesso migliorate proprio grazie al consiglio degli atleti. La loro serenità diventa la nostra motivazione”.
Il blog Ama la Maglia ha incontrato lo staff di Ortholabsport il giorno della presentazione delle nazionali Azzurre degli sport invernali al Castello Sforzesco di Milano. Dai loro laboratori artigianali è passato Christof Innerhofer che si è fatto produrre un tutore su misura dopo l’infortunio alla mano nel gigante in Coppa del Mondo nel 2009. Hanno assistito anche Giuliano Razzoli, dopo aver subìto l’operazione al polso sinistro nel 2010; Federica Brignone, con i suoi 6 podi in Coppa del Mondo, che è riuscita a dimenticare il dolore al pollice per la lesione ai legamenti nel 2012, grazie al sistema in fibra di carbonio personalizzato e a vincere poco dopo in Svezia nella Coppa del Mondo ad Aare; Daniela Merighetti che, con un tutore simile, ha potuto conquistare il SuperG di Cortina nel 2012.
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