Maglie Nba al sicuro: i proprietari delle franchigie non hanno trovato l’accordo e quindi nessun via libera all’inserimento di sponsor sulle divise dei team di basket. La notizia grazie a una esclusiva di uni-watch.com: una fonte che lavora alla Nba a New York. La votazione era prevista via e-mail, ma non c’è stata. “Un uccellino mi ha detto che il progetto di inserire sponsor sulle maglie Nba è morto perché i proprietari non hanno trovato un accordo su come spartire i soldi”, scrive Paul Lukas.
Maglie Nba, no allo sponsor: dietrofront proprietari
Nelle ultime settimane il piano per portare sulle maglie Nba i marchi degli sponsor era notevolmente in difficoltà. A luglio sembrava scontato il via libera da parte dei proprietari che nella sede di New York avevano visto sei prototipi di divise proposte da adidas, sponsor tecnico del basket pro’. Tre maglie dei Boston Celtics e tre dei Chicago Bulls. Si ipotizzavano ricavi per almeno 100 milioni di dollari a stagione per una patch di 7×7 centimetri: i team si dovevano poi spartire il bottino. Come? E qui casca l’asino: ovviamente le squadre più importanti (New York, Los Angeles, Chicago, Boston e Miami) volevano una fetta maggiore.
Questione sponsor sulle maglie Nba rimandato a tempi migliori, ma non dal 2014
Il commissioner David Stern negli ultimi giorni è uscito allo scoperto sull’argomento sponsor sulle maglie Nba. “Decideranno i proprietari e non posso impedirlo”, ha detto il boss del basket pro’. Ma Stern ha anche ricordato che “le maglie Nba sono le uniche tra gli sport Usa che non hanno marchi commerciali anche per quanto riguarda il fornitore tecnico della lega”. adidas infatti non compare sulle divise dei team, ma solo su t-shirt per il riscaldamento e le tute delle squadre. Unica apertura: le maglie Nba All Star Game, che sono personalizzate dal brand sportivo.
Proprietari non trovano l’accordo sulla spartizione dei soldi incassati dagli sponsor sulle maglie Nba
A questo punto la notizia esclusiva di uni-watch.com deve essere valutata. La fonte è un insider Nba, ma di secondo livello: vale a dire non un dirigente o un proprietario di un team. Sulla questione sponsor sulle maglie Nba c’è dunque ancora qualche dubbio prima di archiviare la proposta, ma sembra che la strada sia quella di tenere pulite le divise. Bisogna considerare un ultimo spunto: il progetto sarebbe “morto per adesso“, nel senso che i proprietari non avrebbero trovato l’accordo su come spartire i ricavi. Questo significa che tra qualche anno la questione potrebbe tornare d’attualità e avere il via libera con un accordo tra le squadre per mettere qualsiasi sponsor sulle maglie Nba.
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