adidas ha presentato un modello speciale di maglia realizzato per la Nazionale di calcio britannica che giocherà alle Olimpiadi di Londra del prossimo anno. La indossa il gallese Gareth Bale. Intanto Beckham fa rotta su Parigi e il PSG ordina a Nike 20mila divise: ma con quale numero?
Il gallese Gareth Bale, in forza al Tottenham, ha spiazzato la sua federcalcio posando come testimonial per una maglia speciale realizzata da adidas in vista delle Olimpiadi di Londra 2012. La squadra di calcio sarà quella della Gran Bretagna con giocatori dalle federazioni inglese, gallese, scozzese e nordirlandese. Di solito giocano con quattro Nazionali distinte e la mossa non piace a Galles, Irlanda del Nord e Scozia che temono di essere costrette a fondersi con quella inglese per dar vita anche nelle competizioni Fifa a una Nazionale britannica. Bale ha spiazzato tutti e fatto capire che alle Olimpiadi vuole esserci. La maglia del Team GB è adidas, ma senza le famose tre strisce su spalle e maniche (e pantaloncini) per rispetto al regolamento del Cio che vieta gli sponsor oltre misure minime di esposizione. La divisa non sarà comunque quella usata dai calciatori nel torneo olimpico (anche se non cambierà molto nella forma e colori).
In attesa di David Beckham a Parigi, il PSG ha ordinato 20mila maglie nuove al suo sponsor Nike. Curioso il problema di fornitura per il Paris Saint Germain, che ha già sold out per la divisa dell’argentino Pastore. La mossa del club parigino dà la giusta dimensione all’ingaggio dell’inglese: marketing, esposizione mediatica e, forse, qualche buona partita. Primo rebus da sciogliere: che numero di maglia sceglierà l’inglese? Il 7 è di Menez e il 23 di Sissoko.
E a proposito di federcalcio scozzese e sponsor che spariscono dalle divise c’è il curioso caso dell’Hibernian FC, che ha festeggiato 20 anni dal successo in Skol Cup, la Coppa di Lega scozzese, del 27 ottobre 1991. Realizzata una tribute shirt sul modello di quella indossata il giorno del trionfo. Uguale, uguale… Ma non del tutto! Lo sponsor nel ’91 era adidas mentre adesso è Puma. Così hanno deciso di mettere solo due strisce sulle spalle della maglia al posto delle tre del marchio tedesco. Stesso stratagemma usato dall’olandese Johan Cruijff ai Mondiali di calcio del 1974.
Una notizia scuote i tifosi del Timão in Brasile: il Corinthians ha deciso di togliere le stelle dal simbolo del club. Per ora sono cinque ma possono diventare sei in caso di vittoria del club di San Paolo nel Brasileirão. Troppe stelle e troppo spazio per metterle in bella mostra sulla camisola. Così si è deciso per una cambio estetico che uniforma il simbolo della società sportiva impegnata anche in altri sport oltre al calcio. Cosa dice il regolamento del Corinthians? Capitolo XI, articolo 132 delle Disposizioni generali: nessuna richiesta di autorizzazione per mettere o togliere stelle al simbolo del club. Il logo attuale è in uso dal 1940.
Vi ricordate il marchio Topper sulle maglie della Nazionale di calcio brasiliana del 1986 e 1990? Il brand adesso veste le selezioni verdoro di rugby. Il XV verdeamarelo si è ben comportato nei recenti test match contro Argentina, Uruguay e Cile. Fa un certo effetto vedere questi colori in campo senza un pallone tondo.
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