Se capita di andare negli States per vacanza o lavoro colpisce il forte senso di comunità che lega le persone. “Fare gruppo” per gli americani è una necessità che arriva dal passato e che viene proiettata nel futuro con ostinata decisione. “La mia comunità”, si sente spesso dire riferito al quartiere, la città, l’università o la chiesa. Per quanto riguarda lo sport la “comunità” è spesso il college e le squadre che lo rappresentano a qualsiasi livello: o si vive in una cittadina universitaria e si va a vedere le partite o si tifa per la squadra del college dove si è studiato da giovani. Il massimo della ribalta è l’NCAA con classico contorno di chiacchiere e commenti. Ultimi protagonisti i ragazzi della University of Maryland, detti Terrapins (spesso Terps): sono le tartarughe di acqua dolce.
Under Armour è il brand che si è aggiudicato la licenza per produrre tutto il materiale tecnico di tutte le squadre dei Terps. Ogni università è libera di chiudere gli accordi con lo sponsor tecnico che preferisce. Alla presentazione delle nuove divise per la stagione 2011/12 in molti hanno riso: UA ha messo in scena, su una passerella a College Park, ben 32 possibili combinazioni. I Terps hanno: pantaloni dorati, bianchi e neri; maglie rosse, dorate, bianche e nere, caschi neri, bianchi con pattern che ricorda il guscio di una tartaruga e quello che riprende la bandiera dello Stato. Una scelta mostruosa se si pensa che la squadra, nella prima parte della stagione, ha garantite solo 12 partite: poi si va a casa o si continua, con i gironi a eliminazione, fino a marzo con le finali. In pratica possono cambiarsi completamente ogni intervallo e tornare in campo con una combinazione diversa a quella usata nel primo tempo. I tifosi sono indecisi su questo delirio cromatico, come dimostra il sondaggio del Washington Post: il 46% dice che è “un’idea bella e originale“; il 45% si dissocia e il 9% rimane indifferente alla questione.
Al debutto stagionale i Terps hanno giocato e vinto 32-24 contro Miami indossando pantaloni bianchi, maglia bianca e casco con la bandiera del Maryland. Ovviamente anche scarpe, calze e decorazioni erano in pandant con il motivo del vessillo statale. Su Twitter si sono scatenati i commenti dei tifosi scioccati dalle divise dei Terrapins: “Bella vittoria dei Terps contro Miami, ma adesso festeggiate bruciando le maglie”; “Le divise di Maryland sono così brutte che i giocatori dicono ‘non puoi pagarmi per mettere questo schifo’”; “Con quelle maglie sembrano usciti dal set del film ‘Ogni maledetta domenica’”; “Lo slogan di Under Armour è ‘proteggere questa casa’, dopo aver visto le maglie dei Terps diventerà ‘bisogna proteggere i miei occhi’”; “Ma perché dite che sono così brutte? Fatemele veder… ARGHHHH”. Nota curiosa: nello stemma del Maryland compare il motto scritto in italiano arcaico: “Fatti maschii, parole femine” che potrebbe essere trasposto con “fatti decisi, parole gentili”. Per il momento i fatti decisi sono quelli dei Terps in campo: questo è quello che conta!
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