Sul sito dei Cavs parole dure del proprietario: “Traditore e codardo, vinceremo prima noi di lui“.
La leggenda racconta che nello sport americano i tifosi siano molto corretti: mai violenti e sempre impegnati a sostenere la propria squadra. Se ci mettiamo che i team professionistici di basket, baseball, hockey e soccer sono franchigie che vagano alla ricerca di città dove fare affari si capisce come ci sia poco attaccamento nel tifo. Si dice anche che gli americani facciano gli ultrà solo per le squadre di college, perché a volte ci hanno studiato da giovani e altre perché l’università è l’unico centro di vita sociale in lande sperdute tra le terre americane.
Sarà anche così. Però mi è spesso capitato di vedere scena da vera guerriglia urbana per festeggiare i titoli vinti nella Nba dai Lakers di Los Angeles o da Detroit. Oppure le immagini delle ultime 24 ore a Cleveland. Motivo della rivolta: LeBron James lascia il suo Stato (l’Ohio) per andare a giocare a Miami. La protesta dei tifosi per il voltafaccia del Prescelto ha preso di mira il feticcio per eccellenza: la maglia numero 23 dei Cavaliers di James. Tifosi che la tagliano in due, che barrano il numero in segno di protesta. Addirittura il falò delle vanità con tanto di rogo con le maglie di LeBron (a mio parere scelta pessima: dai libri alle streghe, il fuoco pubblico mi spaventa per la cieca e salvaggia voglia di una “giustizia” tutta da capire).
Il proprietario dei Cavaliers, la squadra dove LeBron ha sempre giocato nella Nba, gli ha riservato qualche riga dal sito ufficiale della franchigia. Giusto un pensiero prima di vederlo, forse, vincere in maglia bianca con le fiamme. “Vinceremo prima noi di lui, il nostro eroe di un tempo è un codardo e un traditore“, ha scritto Dan Gilbert.
Una sola cosa: il tira e molla di LeBron ha innervosito molti. Poteva rimanere a Cleveland o andare a Chicago, New York o altrove. Era proprietario del suo destino sportivo. Ha scelto Miami per vincere subito come ha spiegato nello show messo in piedi dal network Espn per presentare il trio delle meraviglie degli Heat: oltre al Prescelto anche Chris Bosh e Dwayne Wade. E il sito del team della Florida ha già messo in vendita le nuove maglie con i numeri e nomi dei tre fenomeni. Inutile prenderla sul personale: sono solo affari, baby! Ma la lezione pare non sia piaciuta a Cleveland.
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=yrd9T-hny84&feature=related]
Caspita se l’hanno presa male a Cleveland.
Addirittura bruciare le maglie, neanche fosse un serial-killer. Trovo la cosa deplorevole e disgustosa.
Non mi piace molto neanche la lettera di Gilbert e gli consiglio di cambiare font 😛
Non se ne può più del Comic Sans ovunque!!! Lanciamo una campagna a favore dell’Arial o del Trebuchet!!!
complimenti x qst blog è bello xk oltre a parlare di maglie di calcio parla anche di avvenimenti storici oppure di altri sport come in questo caso… secondo me cmq i tifosi hanno sbnagliato a bruciare quelle maglie mi sembra una cosa esagerata