Divisa classica ispirata al campionato 1939/40. C’è anche un kit per le amichevoli ispirato all’Inno do Zena.
“Il presidente è bello matto – ha detto Luca Toni in conferenza stampa –, ma è un matto che mi piace e mi ha trasmesso tutto il suo entusiasmo. L’entusiasmo dei tifosi poi è stato altrettanto fondamentale e adesso spero di contraccambiare questa fiducia“. “Sono contento – ha replicato Enrico Preziosi – che sia con noi, l’avevo già cercato a gennaio, ma la Roma stava lottando per lo scudetto, poi appena c’è stata l’opportunità l’abbiamo colta. Ci sono giocatori che a volte vengono già appagati ma sono straconvinto che Toni farà bene“.
Esauriti i salamelecchi di circostanza sono state svelate le nuove divise per la stagione 2010/11. Senza main sponsor, che sarà presentato nei prossimi giorni. Una mossa a mio parere giustissima, perché il tifo genoano è attaccato come pochi altri alla maglia e ai colori sociali. E vedere le divise così “pulite”, a mio parere, è una goduria per gli occhi e per i tifosi del “club più antico d’Italia”.
Altra mossa strategica è quella del prezzo: le nuove divise da gioco sono acquistabili presso il Genoa Store al costo di 72 euro. A fine settembre saranno messe in vendita anche repliche di maglie molto simili all’originale, ma al prezzo di circa 30 euro. Una cifra ragionevole per chi vuole andare allo stadio con il kit ufficiale del club senza spendere una follia o comprare le repliche alle bancarelle.
Adesso facciamo il punto sulle divise. La prima maglia ha il classico template a quarti rosso e blu opachi e colletto a V che ribalta le tonalità dei quarti della casacca; pantaloncini blu con bordi laterali rossi e calzettoni a righe verticali rossoblu. Numeri e nomi dei calciatori sono scritti in bianco. Per la maglia da trasferta anche quest’anno ci sono bande orizzontali rossoblu su sfondo bianco. Il colletto è a V rossoblu. Pantaloncini bianchi con bordi laterali rossoblù e calzettoni bianchi con banda verticale rossoblù e fascia supreriore degli stessi colori. Numero e nomi dei calciatori sono scritti in blu. I designer dello sponsor tecnico si sono ispirati alle divise del campionato 1939/40 chiuso al quinto posto con una serie di polemiche, come si legge su Wikipedia:
“Il Genova affiancò il Bologna in testa, ma un errore tecnico dell’arbitro (che aveva fatto battere due volte il calcio d’inizio ai genoani) nella partita vinta per 1-0 a Novara, costrinse i rossoblù a rigiocare il match: in quell’occasione vinsero gli azzurri per 3-1 e il Genova diede l’addio alle sue chance-scudetto (… ) l’Ambrosiana-Inter effettuò il sorpasso e arrivò alla fine con un punto di vantaggio sui felsinei. Il 2 giugno, ultimo turno, all’Arena Civica si disputò lo scontro diretto: finì 1-0 per i milanesi, che festeggiarono così il loro quinto scudetto”.
Il Genoa giocherà le amichevoli estive con una maglia ad hoc. In onore al testo dell’inno ufficiale (“Con i pantaloni rossi e la maglietta blu; è il simbolo del Genoa la nostra gioventù“), si caratterizza per avere la maglia blu con collo a V rosso e pantaloncini rossi con bordi blu. Calzettoni a righe verticali rossoblù. Numero e nomi dei calciatori sono dorati (scelta pessima, a mio parere).
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