Un venerdì con i baffi, Serie A: Rudy Voeller

Rudy Voeller e il Mundial 1990: trionfo a Roma per il bomber giallorosso.

Rudolf Voeller, attaccante cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città natale, fu ingaggiato a 16 anni dal Kickers Offenbach. Nel 1980 fu acquistato dal Monaco 1860. Poi al Werder Brema. Notato da Beppe Viola arriva a Roma, sponda giallorossa, nel 1987. Cinque anni e 45 gol nella Capitale. Poi l’Olympique Marsiglia e infine il Bayern Leverkusen.

Il suo baffo molto Germania Ovest è stato spesso abbinato a una chioma riccioluta e biondo cenere. A differenza del primo Baffo Mondiale di “Ama la Maglia”, Beppe Bergomi, lui ha perso i ricci ma non i baffi che ancora sfoggia in grande stile.

Campione del Mondo nel 1990, Rudy Voeller è riuscito a vincere la Coppa giocando la finale contro l’Argentina allo stadio Olimpico. Profeta in patria: ha vinto davanti al suo pubblico.


Attaccati gli scarpini al chiodo ha iniziato ad allenare nel 2000 il Bayern Leverkusen come abusivo: gli mancava il patentino da allenatore. Chiamato ad allenare la nazionale tedesca pochi mesi dopo è rimasto alla guida dei Bianchi fino al 2004. Nel 2002 li ha portati, da outsider, fino alla finale del Mondiale di Corea-Giappone. Nel 2004 pochi mesi alla guida della Roma rimasto orfana di Cesare Prandelli. Quattro partite in tutto. Ora è direttore sportivo del Bayern Leverkusen.

Mai stato troppo sotto i riflettori, il buon Rudy Voeller ha vinto una Coppa del Mondo, una Coppa Campioni e una Coppa Italia. Con la Germania ha segnato 47 gol in 90 partite: è il secondo miglior realizzatore insieme a Juergen Klinsmann alle spalle di Gerd Mueller.


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