Lo spazio dedicato alle maglie che escono dai cassetti della memoria oggi è dedicato a Londra e alle Olimpiadi 2012: sono le terze nella capitale britannica dopo quelle del 1908 e 1948. Proprio dalla prima edizione londinese arriva lo scatto che ritrae la nazionale di calcio britannica, medaglia d’oro. La maglia è una classica camicia bianca con il pantalone scuro. C’è una leggenda: sono quelle dell’Inghilterra alle quali hanno applicato la bandiera britannica. Why not? Del resto erano tutti dilettanti inglesi!
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L’atleta Ángel Rodríguez sul suo Twitter ha mostrato in anteprima l’outfit per gli spagnoli in vista della cerimonia di apertura dei Giochi. “Tribale, vien voglia di ballare, ballare, ballare”, ha scritto. Sui social network si è scatenata la corsa al commento e quasi tutti bocciano il pattern del brand russo Bosco. Ma anche Russia e Ucraina hanno un look simile. Senza dimenticare le polemiche per i capi del Team Usa di Ralph Lauren con etichetta “made in China”. Italia vestita da Armani.
Cedella Marley, figlia del musicista reggae Bob, ha disegnato i modelli per la squadra olimpica. Tessuti high-tech e colori giamaicani. Testimonial Usain Bolt
Stella McCartney ha presentato le maglie da gara ufficiali dei 500 atleti britannici per le Olimpiadi e Paralimpiadi. C’è la Union Jack, ma con polemiche.
Un successo di vendite per la divisa iconica — e non definitiva — della rappresentativa britannica in vista delle Olimpiadi 2012 a Londra: dalle parti di Glasgow è la più venduta dopo la nuova maglia della Scozia. E i nazionalisti scozzessi insorgono: “Così si pagano 60 euro che ci porteranno alla rovina”.