Per il ritorno in Serie A dopo 55 anni i piemontesi si sono affidati allo sponsor tecnico Joma, marchio spagnolo già visto con il Chievo qualche stagione fa. Per la cavalcata del Novara dalla Lega Pro al massimo campionato in tre anni abbiamo visto alternarsi altrettanti partner per le divise: Nike (attraverso un distributore), Sportika e adesso Joma. Le mute sono tre con i colori visti negli ultimi campionati e vanno dall’azzurro Savoia della prima maglia, al bianco della divisa da trasferta fino al rosso della terza. Il portiere ha una maglia gialla con banda azzurra alta sopra il petto. Il collo è tondo con bordini bianchi che non chiudono sul davanti dando l’idea di un accenno di scollo a V. Pantaloncino nero per prima e terza maglia, bianco per la seconda.
Ogni volta che ho parlato con il presidente Carlo Accornero abbiamo discusso a lungo dei partner commerciali del Novara Calcio, che sono fondamentali nel business plan societario per la programmazione. Il club, da sempre, privilegia le aziende del territorio come la Banca Popolare di Novara, il gruppo Mirato con il marchio Intesa e altri sponsor istituzionali del Novarese. E’ chiaro che il calcio moderno non è più uno sport per benefattori o tifosi dal cuore grande e il portafoglio capiente, però trovo che questa volta il Novara abbia veramente usato ogni centimetro delle maglie per dare visibilità ai jersey sponsor. Si fa fatica a notare lo stemma societario sulla maglia. Da un punto di vista estetico non condivido la scelta di Joma di scrivere Novara Calcio in verticale sul retro dei calzettoni.
(credits: OkNovara.it)
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